Un tempo, quand’ero assai nuovo berretto
e Hogwarts neonata acquistava rispetto,
i gran fondatori del nobil maniero
sortivan tra loro un patto sincero:
divisi giammai, uniti in eterno
per crescere in spirito sano e fraterno
la scuola di maghi migliore del mondo,
per dare ad ognuno un sapere profondo.
“Insieme insegnare, vicini restare!”
Il motto riuscì i quattro amici a legare:
perchè mai vi fu sodalizio più vero
che tra Tassorosso e il fier Corvonero,
e tra Serpeverde e messer Grifondoro
l’unione era salda, l’affetto un ristoro.
Ma poi cosa accadde, che cosa andò storto
per rendere a tale amicizia gran torto?
Io c’ero e ahimè qui vi posso narrare
com’è che il legame finì per errare.
Fu che Serpeverde così proclamò:
<<Di antico lignaggio studenti vorrò>>.
E il fier Corvonero si disse sicuro:
<<Io stimerò sol l’intelletto più puro>>.
E poi Grifondoro: <<Darò gran vantaggio
a chi compie imprese di vero coraggio>>.
E ancor Tassorosso: <<Sarà l’uguaglianza
del mio insegnamento la sana sostanza>>.
Fu scarso il conflitto all’inizio, perchè
ciascuno dei quattro aveva per sè
un luogo in cui solo i pupilli ospitare,
e a loro soltanto la scienza insegnare.
Così Serpeverde prescelse diletti
di nobile sangue, in astuzia provetti,
e chi mente acuta e sensibile aveva
dal fier Corvonero ricetto otteneva,
e i più coraggiosi, i più audaci, i più fieri
con ser Grifondoro marciavano alteri,
e poi Tassorosso i restanti accettava,
sì, Tosca la buona a sè li chiamava.
Allora le Case vivevano in pace,
il patto era saldo, il ricordo a noi piace.
E Hogwarts cresceva in intatta armonia,
e a lungo, per anni, regnò l’allegria.
Ma poi la discordia tra noi s’insinuò
e i nostri difetti maligna sfruttò.
Le Case che con profondissimo ardore
reggevano alto di Hogwarts l’onore
mutarono in fiere nemiche giurate,
e si fronteggiaron, d’orgoglio malate.
Sembrò che la scuola dovesse crollare,
amico ed amico volevan lottare.
E infine quel tetro mattino si alzò
che Sal Serpeverde di qui se ne andò.
La disputa ardente tra gli altri cessava
ma le Case divise purtroppo lasciava,
nè furon mai più solidali da che
i lor fondatori rimasero in tre.
E adesso il Cappello Parlante vi appella
e certo sapete qual è la novella
che a voi tutti quanti annunciare dovrò:
ma sì, nelle Case io vi smisterò.
Però questa volta è un anno speciale,
vi dico qualcosa ch’è senza l’uguale:
e dunque, vi prego, attenti ascoltate
e del mio messaggio tesoro ora fate.
Mi spiace dividervi, ma è mio dovere:
eppure una cosa pavento sapere.
Non so se sia utile voi separare:
la fine che temo potrà avvicinare.
Scrutate i pericoli, i segni leggete,
la storia v’insegna, su, non ripetete
l’errore commesso nel nostro passato.
Adesso su Hogwarts sinistro è calato
un grande pericolo, un cupo nemico
l’assedia da fuori, pericolo antico.
Uniti e compatti resister dobbiamo
se il crollo di Hogwarts veder non vogliamo.
Io qui ve l’ho detto, avvertiti vi ho…
e lo Smistamento or comincerò.
(Il Cappello Parlante)
Il mondo non è diviso
in brava gente e Mangiamorte.
(Sirius Black)
Sempre a spettinarti i capelli perchè ti sembra
affascinante avere l’aria di uno che è appena
sceso dalla scopa, sempre a esibirti con
quello stupido Boccino e a camminare tronfio
nei corridoi e lanciare incantesimi in chiunque
ti infastidisca solo perchè sei capace…
Sei così pieno di te che non so come fa la tua scopa
a staccarsi da terra. Mi dai la NAUSEA.
(Lily Evans)
Non devi vergognarti di quello che provi.
Anzi… poter provare un dolore così grande
è la tua vera forza.
(Silente)